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RISULTATI BANDO RESIDENZE CREATIVE – part2
A fronte di diverse proposte arrivate, abbiamo privilegiato proposte di:
1. Compagnie più numerose
2. Compagnie che ci sembrava proponessero un lavoro su temi contemporanei o, comunque, di più precipuo interesse sociale.
3. Compagnie che lavoravano a progetti in partenza, in via di formazione e non a spettacoli già esistenti.
Detto ciò ringraziamo di cuore tutte le compagnie che hanno voluto partecipare, le invitiamo a non perdere il contatto con noi e a vivere questo spazio non solo come un agglomerato di mura, ma come una casa viva nella quale si fanno cose.
E a questo scopo:
a. le avvisiamo che le inseriremo in una newsletter (dalla quale, ovviamente, se vorranno potranno sfilarsi) che verrà utilizzata per informarle degli appuntamenti teatrali, culturali e politici del Volturno
b. che li invitiamo a vedere le dimostrazioni di lavoro di fine residenza che faranno le compagnie che sono state selezionate grazie a questo bando; dimostrazioni che hanno lo scopo di mettere in comune e in discussione l’esperienza fatta al Volturno e quindi, appunto, di renderlo non solo “sala di prova” ma soprattutto “casa abitata”.
COMPAGNIE SCELTE:
Grazie a tutt*
il collettivo del CineTeatroVolturnoOccupato
2fase – BANDO 2013/2014 RESIDENZE TEATRALI CINE TEATRO VOLTURNO OCCUPATO
Bando Residenze teatrali al Volturno
2013-2014 (seconda tappa)
+
PROGETTO FESTIVAL DELLE RESIDENZE
(fine maggio maggio 2014)
Il Volturno occupato prosegue la stagione delle residenze teatrali iniziate a fine 2013 con una nuova tranche dal 24 Marzo al 18 Maggio .
Il collettivo che ha occupato questo splendido spazio perché fosse restituito alla città come centro di cultura alternativa ed indipendente, luogo di condivisione sociale e riflessione politica, comunica alle compagnie autoprodotte di teatro che la sala del Cine Teatro Volturno Occupato è aperta alle prove delle stesse e le invita a partecipare al bando in oggetto.
Lo fa per una serie di ragioni.
Perché il Volturno è uno spazio di tutte e tutti coloro che intendano attraversarlo, godendo delle notevoli potenzialità ivi presenti, partecipando ai momenti di autogestione e avendo cura del buono stato della struttura.
Perché la vocazione teatrale di Roma, da almeno una trentina di anni, per colpevole politica culturale di chi l’ha governata (che ha finanziato quasi esclusivamente rassegne ed “eventi”), è stata quella di posto dove distribuire, dove mostrare, dove mettersi e mettere in “vetrina”. E questo a discapito degli investimenti sulla produzione, incentivando la produzione solo con la creazione di un mercato fittizio, drogato dai bandi, instabile e per ragione di cose, dominato da logiche servili e clientelari. Pensiamo invece che le persone crescano creando e che sia necessario ridare fiato, aiutare la produzione e la ricerca. La praticabilità di questo spazio, il suo non pretendere in cambio di questa praticabilità alcun prodotto, ma solo uno scambio di esperienze (v. sotto), vuole incentivare quindi il lavoro creativo e disinnescare la paranoia dimostrativa e da piazzista che spesso angustia gli operatori teatrali.
Perché mettendo in comune questo spazio di prove si fa dumping rispetto a chi invece tende a capitalizzare quelli che ha. Si sottraggono risorse alle rendite immobiliari restituendole ai lavoratori del teatro perché li usino per loro. Si tratterà di un’operazione di piccola entità, nel panorama complessivo della città, ma sappiamo che non è piccola cosa nella coscienza e nelle tasche di chi fa teatro e usufruisce di questa possibilità.
Perché ci teniamo a condividere la possibilità di partecipare alla vita e alla cura dello spazio, di stare in un processo di autogestione, e attraverso questo, di riprendersi una parte di quel protagonismo sociale che è diritto di ogni cittadino e del quale la società nella quale viviamo tende sistematicamente a privarci.
Quando
Il progetto delle residenze quest’anno si è articolato in due fasi. La prima si è già tenuta ed è stata dall’ultima settimana di settembre a metà novembre 2013. Col presente bando si dà avvio alla seconda fase che si svolgerà dal 24 marzo al 18 maggio 2014.
Le compagnie possono richiedere lo spazio per le prove e i laboratori (nel momento in cui questi sono effettivamente laboratori, cioè momenti di ricerca teatrale da parte di tutti i partecipanti, e non quando sono seminari a pagamento) per un tempo minimo di una settimana e massimo di un mese (4 settimane). Lo spazio sarà disponibile dalle 9,30 alle 17,00 dal lunedì al venerdì.
Cosa si offre ai partecipanti.
La disponibilità dello spazio del Volturno per le prove.
Lo spazio è dotato di un’illuminazione diffusa fissa e di una cassa acustica abbastanza potente.
Si offre la possibilità di partecipare attivamente al primo FESTIVAL DELLE RESIDENZE.
Cosa si richiede e cosa non si richiede ai partecipanti.
Non si richiedono soldi.
Si richiede di rispettare il codice di comportamento affisso in bacheca e/o inviato via mail.
Si richiede, concretamente, di curare lo spazio come se si fosse ospitati temporaneamente a casa di una persona a cui si tiene. Il che significa: pulirlo autonomamente, lasciarlo al meglio di come si può e tendenzialmente sempre meglio di come lo si è trovato, evitare sprechi e imprudenze, chiudere spazi di cui, eventualmente, è stata data la chiave, comportarsi responsabilmente in caso di emergenze, non dilapidare il patrimonio che vi si trova e se si rompe qualcosa aggiustarla.
Si richiede ai residenti, a tutti i membri della compagnia in residenza, una mezza giornata di lavoro per il Volturno ogni settimana di residenza.
Ogni compagnia dovrà avere UN (e UNO SOLO) referente organizzativo, deputato a tenere i contatti col collettivo del Volturno. Si richiede a questo referente di aggiornarsi sull’attività del Volturno e partecipare alle assemblee per il periodo in cui è residente. Ciò nonostante è auspicabile una partecipazione ampia dal resto della compagnia.
Scadenza del bando e requisiti per parteciparvi.
I termini per la presentazione della richiesta di partecipazione bando scadono il 15 marzo 2014.
E’ necessario mostrare, tra le 15 e le 17 della domenica successiva all’ultimo giorno di residenza, una prova aperta sul lavoro fatto (prova aperta che può durare anche pochi minuti). Questa prova aperta è proprio una prova aperta e le sue caratteristiche saranno decise dalla compagnia stessa in base ai risultati raggiunti. Può essere un training, una scena con le interruzioni del regista, una serie di scene, uno spettacolo vero e proprio… Come vuole la compagnia.
Non ci sono altri requisiti, a parte il fatto che la compagnia non sia finanziata con fondi FUS e che sia priva di sede stabile a Roma. L’assemblea del Volturno tenderà, comunque, a favorire (pur senza farsene un obbligo) quei progetti sui quali non siano stati erogati finanziamenti specifici. È obbligo pertanto delle compagnie, comunicare al collettivo del Volturno l’eventuale presenza di finanziamenti erogati per il progetto proposto.
Come ricorda il codice di comportamento, questo non è uno spazio apolitico. Per cui nella selezione, che è a insindacabile discrezione dell’assemblea di gestione del Volturno, è chiaro che una residenza su un testo che esalta le imprese della Decima Mas, così tanto per fare un esempio, non ha alcuna probabilità di essere accettato.
Come partecipare al bando
Le compagnie che intendono partecipare al bando devono inviare per mail a arteatrovolturno@inventati.org la richiesta con una presentazione del progetto (lunghezza massima due cartelle, per favore) e una presentazione della compagnia o dei suoi elementi principali e/o della sua poetica e attività (anche qui non più di 4 cartelle, per favore). L’oggetto della mail dovrà indicare la seguente dicitura: “PROPOSTA RESIDENZA”.
Va, ovviamente e obbligatoriamente, indicato il periodo richiesto e l’orario.
Va indicato se il progetto gode già di finanziamenti pubblici oppure no.
Sono gradite informazioni sul tipo di presentazione finale che si intende fare, sulle caratteristiche del pubblico che si intende invitare e sull’eventuale politica di comunicazione che si intende adottare in vista di questa performance.
N.B. Il Volturno è uno spazio occupato politicamente attivo. E’ possibile (è già successo, sia pure solo rare volte) che eventuali emergenze politiche, fatti imprevisti e urgenti, vadano ad incidere sul regolare scorrere degli appuntamenti laboratoriali richiedendo l’utilizzo dello spazio del Volturno per altre attività e iniziative. In questo caso si richiede alle compagnie di accettare con buona pace e sorriso (e se magari gli va anche con spirito di condivisione e partecipazione) questa interruzione del lavoro.
IL FESTIVAL DELLE RESIDENZE
Alla fine del periodo dedicato alle residenze, al Volturno si svolgerà un festival.
Questo festival, il cui programma nei dettagli è da definire (e sarà definito insieme nei prossimi mesi, con il concorso e la partecipazione delle compagnie selezionate da questo e dal precedente bando) prevede un periodo che va da cinque a dieci giorni, a fine maggio-inizio giugno in cui le compagnie che hanno fatto le residenze al Volturno nel 2013-2014 vivranno questo spazio e lo animeranno, sia scambiando tra loro esperienze, sapienze e conoscenze che trovando momenti di apertura alla città con iniziative collettive e/o curate dalle singole compagnie (conferenze, prove aperte, spettacoli, ecc.)
Il FESTIVAL DELLE RESIDENZE è una tappa ulteriore nel percorso politico e culturale che il Volturno occupato svolge in ambito teatrale. Se IL BANDO DELLE RESIDENZE sostiene la crescita della ricerca e della produzione artistica indipendente attraverso la possibilità di utilizzare per le prove e di vivere questo splendido spazio – e quindi attraverso il rapporto con questa architettura e con la partecipazione al processo di gestione del Volturno, abitato da tante istanze artistiche e politiche, da tante lotte che si svolgono nella città -, il FESTIVAL DELLE RESIDENZE si pone altri obiettivi, e cioè: 1. stimolare una crescita di sapienze specificamente performative attraverso gli scambi artistici tra le compagnie 2. attraverso i momenti di discussione, tavole rotonde tematiche e attraverso l’esperienza della gestione comune del festival stesso, promuovere una crescita di conoscenze e coscienze relative sia alle intersezioni del teatro con la vita della città che al funzionamento e alla crescita dell’arte indipendente e dei centri che la producono (e/o che sono da lei abitati).
BANDO 2013/2014 RESIDENZE TEATRALI CINE TEATRO VOLTURNO OCCUPATO
Bando Residenze teatrali al Volturno
2013-2014
Il Volturno occupato inaugura con questa stagione le residenze teatrali.
Il collettivo che ha occupato questo splendido spazio perché fosse restituito alla città come bene comune con vocazione culturale comunica alle compagnie autoprodotte di teatro che questa sala è disponibile per provare e le invita a partecipare al bando.
Lo fa per una serie di ragioni.
Perché il Volturno è un bene comune, sottratto alla speculazione e al profitto mediante un preciso atto politico, e vogliamo che sempre più persone possano parteciparlo, possano godere di questo spazio, affinché si comunichi alla cittadinanza che, attraverso le pratiche dell’autogestione e dell’autorganizzazione, è possibile una gestione altra delle relazioni sociali, antagonista ad un modello gerarchico basato su rapporti di forza di tipo economico, sociale e/o culturale.
Perché la vocazione teatrale di Roma, da almeno una trentina di anni, per colpevole politica culturale di chi l’ha governata (che ha finanziato quasi esclusivamente rassegne ed “eventi”), è stata quella di posto dove distribuire, dove mostrare, dove mettersi e mettere in “vetrina”. E questo a discapito degli investimenti sulla produzione, incentivando la produzione solo con la creazione di un mercato fittizio, drogato dai bandi, instabile e per ragione di cose dominato da logiche servili e clientelari. Pensiamo invece che le persone crescano creando e che sia necessario ridare fiato, aiutare la produzione e la ricerca. La praticabilità di questo spazio, il suo non pretendere in cambio di questa praticabilità alcun prodotto, ma solo uno scambio di esperienze (v. sotto), vuole incentivare quindi il lavoro creativo e disinnescare la paranoia dimostrativa e da piazzista che spesso angustia gli operatori teatrali.
Perché mettendo in comune questo spazio di prove si fa dumping rispetto a chi invece tende a capitalizzare quelli che ha, si sottraggono risorse alle rendite immobiliari restituendole ai lavoratori del teatro perché li usino per loro. Si tratterà di un’operazione di piccola entità, nel panorama complessivo della città, ma sappiamo che non è piccola cosa nella coscienza e nelle tasche di chi fa teatro e usufruisce di questa possibilità.
Perché ci teniamo ad offrire così, a chi viene, la possibilità di partecipare alla vita e alla cura dello spazio, di stare in un processo di autogestione, e attraverso questo, di riprendersi una parte di quel protagonismo sociale che è diritto di ogni cittadino avere e del quale la società nella quale viviamo tende sistematicamente a privarci.
Quando
Il bando quest’anno si articolerà in due fasce di periodi. La prima dall’ultima settimana di settembre a metà novembre. Dopo seguirà l’interruzione invernale (il Volturno è ancora privo di riscaldamento). E poi la seconda fascia da metà marzo a fine giugno. Le compagnie possono richiedere lo spazio per le prove e i laboratori (nel momento in cui questi sono effettivamente laboratori, cioè momenti di ricerca teatrale da parte di tutti i partecipanti, e non quando sono seminari a pagamento) per un tempo minimo di una settimana e massimo di un mese (4 settimane). Lo spazio sarà disponibile dalle 9,30 alle 17,00 dal lunedì al venerdì.
Cosa si offre ai partecipanti.
La disponibilità dello spazio del Volturno per le prove.
Lo spazio è dotato di un’illuminazione diffusa fissa e di una cassa acustica abbastanza potente.
Cosa si richiede e cosa non si richiede ai partecipanti.
Non si richiedono soldi.
Si richiede di rispettare il codice di comportamento affisso in bacheca e/o inviato via mail.
Si richiede, concretamente, di curare lo spazio come se si fosse ospitati temporaneamente a casa di una persona a cui si tiene. Il che significa: pulirlo autonomamente, lasciarlo al meglio di come si può e tendenzialmente sempre meglio di come lo si è trovato, evitare sprechi e imprudenze, chiudere spazi di cui, eventualmente, è stata data la chiave, comportarsi responsabilmente in caso di emergenze, non dilapidare il patrimonio che vi si trova e se si rompe qualcosa aggiustarla.
Si richiede ai residenti, a tutti i membri della compagnia in residenza, una mezza giornata di lavoro per il Volturno ogni settimana di residenza.
Ogni compagnia dovrà avere un referente(fisso) organizzativo, deputato a tenere i contatti col collettivo del Volturno. Si richiede a questo referente di aggiornarsi sull’attività del Volturno e partecipare alle assemblee per il periodo in cui è residente.
Scadenza del bando e requisiti per parteciparvi.
I termini per la presentazione del bando (relativamente alla periodo sino a metà novembre) scadono il 18 settembre.
E’ necessario mostrare, dopo aver concluso la residenza, una prova aperta sul lavoro. Questa prova aperta è proprio una prova aperta e le sue caratteristiche saranno decise dalla compagnia stessa in base ai risultati raggiunti. Può essere un training, una scena con le interruzioni del regista, una serie di scene, uno spettacolo vero e proprio… Come vuole la compagnia.
Non ci sono altri requisiti, a parte il fatto che la compagnia non sia finanziata con fondi FUS e che sia priva di sede stabile a Roma. L’assemblea del Volturno tenderà, comunque, a favorire (pur senza farsene un obbligo) quei progetti sui quali non siano stati erogati finanziamenti specifici.
Come ricorda il codice di comportamento, questo non è uno spazio apolitico. Per cui nella selezione, che è a insindacabile discrezione dell’assemblea di gestione del Volturno, è chiaro che una residenza su un testo che esalta le imprese della Decima Mas, così tanto per fare un esempio, non ha alcuna probabilità di essere accettato.
Come partecipare al bando
Le compagnie che intendono partecipare al bando devono inviare per mail(con oggetto: partecipazione bando) a arteatrovolturno@inventati.org la richiesta con una presentazione del progetto (lunghezza massima due cartelle, per favore) e una presentazione della compagnia o dei suoi elementi principali e/o della sua poetica e attività (anche qui non più di 4 cartelle, per favore).
Va, ovviamente e obbligatoriamente, indicato il periodo richiesto e l’orario.
Va indicato se il progetto gode già di finanziamenti pubblici oppure no.
Sono gradite informazioni sul tipo di presentazione finale che si intende fare, sulle caratteristiche del pubblico che si intende invitare e sull’eventuale politica di comunicazione che si intende adottare in vista di questa performance.
N.B. Il Volturno è uno spazio occupato politicamente attivo. E’ possibile (è già successo, sia pure solo rare volte) che eventuali emergenze politiche, fatti imprevisti e urgenti, vadano ad incidere sul regolare scorrere degli appuntamenti laboratoriali richiedendo l’utilizzo dello spazio del Volturno per altre attività e iniziative. In questo caso si richiede alle compagnie di accettare con buona pace e sorriso (e se magari gli va anche con spirito di condivisione e partecipazione) questa interruzione del lavoro.