VEN13APR – IL GRIGIO+djset

  • Aprile 3, 2012 17:40

VENERDI13APRILE

CineTeatroVolturnoccupatO

IL GRIGIO+IL MANIFESTO DI VICTOR(ANNULLATO)+djset 

 

ore 19.30 – Apertura

ore 20.00 – TrattoRiciclo(cucina collettiva nei modi e popolare nei prezzi)

ore 21.30 – Jacopo De Santis in “Il Grigio”

Il Manifesto di Victor in CONCERTO(ANNULLATO)

0re 23.30 – DjSet resident

 

– Jacopo De Santis in “Il Grigio” –

Autori: Giorgio Gaber & Sandro Luporini

Anno: 1988
Monologo/Racconto teatrale in due tempi Interprete: Jacopo De Santis

Regia : Jacopo De Santis

Musiche di scena : Giuseppe Donaggio, Ludovico Einaudi, Carlo Cialdo Capelli (brani originali eseguiti durante lo spettacolo interpretato dallo stesso Giorgio Gaber durante le stagioni teatrali: 1988-1989, 1989-1990, 1990-1991), Bernard Herrmann, Simon & Garfunkel. *(Led Zeppelin – Bron Yr Aur – Brano strumentale eseguito dal vivo da Jacopo De Santis)*

– Trama –

“Il Grigio” è un monologo sul bilancio esistenziale e sentimentale di un uomo. E’ una ricerca nel mondo dei sentimenti.

Al centro della vicenda un uomo sui 45-50 anni spaesato e destrutturato, con alle spalle le macerie “normali” di una vita “normale”: un matrimonio finito, un figlio trascurato e forse un po’ estraneo, un’amante delusa dal mancato riconoscimento di una figlia di cui il protagonista è probabilmente il padre e che, pertanto, è ritornata dal marito.

In fuga da questo marasma esistenziale il protagonista lascia la città e si stabilisce in una nuova casa in campagna, ideale per vivere un momento di solitudine, di riflessione, di riposo e dove spera sia possibile almeno tentare di sanare la sua sempre più dolorosa perdita di senso esistenziale. Presto però nella nuova casa, insieme alla consapevolezza della sua “impotenza sentimentale”, si materializza un avversario, in apparenza un semplice topo la cui figura d’altra parte non si vede mai ed è solo evocata dal narratore in scena.

Di fronte al topo il protagonista prende i soliti consueti provvedimenti per eliminarlo ma si accorge che il suo avversario è più astuto di quanto si aspettasse. Piano piano il presunto nemico entra nella vita del protagonista fino a sconvolgerla completamente. E’ una lotta disperata e senza tregua dove a poco a poco l’uomo perde ogni contatto con il mondo esterno e si riduce in uno stato di totale abbrutimento e quasi di follia.

Il topo, o per meglio dire, la sua presenza simbolica, diventa l’elemento scatenante che gli rimescola dentro tutti i dubbi, le contraddizioni, i suoi errori, le sue mancanze, tutti i punti oscuri della sua vita, fino ad un delirio contro se stesso e contro il mondo.

Nel momento in cui il protagonista riesce ad accettare, seppur con grande fatica, “Il Grigio”, cioè quella parte negativa dentro l’anima di ognuno, il protagonista riesce a trovare la comprensione e quindi a guardare l’umanità e di conseguenza se stesso in modo diverso.

Non la definirei una contrapposizione ma piuttosto una diversa angolazione da cui guardare il mondo.

 

– sottoscrizione 2 euro –

– via volturno, 37 –

volturno.noblogs.org – www.volturnoccupato.org