SAB18MAG – RI-nascita(dalla CIviltà CLOroformizzata) – danza
SABATO18MAGGIO
CINE TEATRO VOLTURNO OCCUPATO
RI-nascita(dalla CIviltà CLOroformizzata)
PROGRAMMA
ore 21.00 – RI-nascita(dalla CIviltà CLOroformizzata) [spettacolo di danza]
RI – nascita
(dalla CIviltà CLOroformizzata)
RI-CI-CLO è uno spettacolo di danza che vuole far riflettere sulla nostra attuale situazione (economica, lavorativa, politica, artistica, emotiva…) e prospettare all’essere umano un futuro più ottimistico.
L’idea prende spunto dalla spazzatura, come unico risultato tangibile della nostra società.
Vuole promuovere la raccolta differenziata dei rifiuti e il valore degli oggetti riciclati.
Se dai rifiuti possono rinascere nuove forme, anche l’uomo può differenziarsi e rinascere.
I ATTO – Era Pre-riciclo
Partiamo da una civiltà “cloroformizzata”, addormentata. Una società con talmente tanti stimoli dal traguardo troppo facile, da sembrare in catalessi. Indecisa sul da farsi, confusa dalle tante scelte che le si prospettano, atterrita dal futuro incerto, depressa dalla continua incessante ricerca, di chissà cosa, che non arriva mai.
Non ci accontentiamo più delle nostre conquiste, piccole o grandi che siano, perché siamo sempre in corsa verso una nuova meta, gli uni contro gli altri, per essere i primi (i primi di cosa?).
Non importa se questa “gara” costerà la perdita della nostra morale, se ci costringerà a passare sopra la nostra etica; quello che ci guida è l’ansia di affermazione.
Tutto ciò non fa altro che cancellare le individualità, per omologare ai modelli suggeriti dalla TV (spazzatura) e dalla società globalizzata, capitalista e consumista. Crediamo di essere originali e alternativi, ma le nostre scelte fanno comunque parte di un ventaglio di proposte imposte subdolamente e chi cerca di distinguersi e proporre soluzioni alternative, il più delle volte viene deriso e allontanato, perché ritenuto non conforme.
Diciamo di cercare la felicità , ma a guidarci sono solo i soldi, il guadagno il profitto. L’integrazione sociale.
Ma questa società, questa collettività, ci fa sentire sempre più soli e insoddisfatti dal momento che le mete sono sempre lontane e irraggiungibili.
II ATTO – Rinascita
Cominciamo a guardarci intorno, a scoprire senza paura le differenze che ci circondano. Cominciamo a scrollarci di dosso il grigio, ad accettare difetti, limiti, diversità.
Differenziamoci.
Non temiamo di riprenderci la nostra dignità di individui.
Seguiamo i nostri pensieri. Non dobbiamo aver paura di sognare né di realizzare questi sogni. Non smettiamo di sperare.
In questo modo rivedremmo i colori, le nostre anime ricomincerebbero a brillare, i cuori a battere e il nostro futuro avrebbe delle prospettive.
QUADRI COREOGRAFICI
- spazzatura
- omologazione
- solitudine
- TV spazzatura
- scoperta del diverso
- differenziazione
- ri-nascita
La giovane compagnia diretta da Laura Di Biagio, nasce col chiaro intento di dare spazio a progetti che comunichino idee, valori, emozioni. Nasce per dare opportunità di sviluppo ai sogni (nel cassetto) di tutti coloro che ne fanno parte o che hanno semplicemente voglia di mettersi in gioco e sperimentare forme di comunicazione.
Tale sperimentazione non vuole essere una cervellotica introspezione fine a stessa (spesso anche cupa e pessimista), incomprensibile al grande pubblico e, talvolta, pure agli addetti ai lavori.
La compagnia si muove convinta che l’arte abbia il compito/merito di comunicare, di suscitare emozioni, perciò si allontana da forme estreme, estremiste ed estremamente costruite. Soprattutto quando si usa, come in questo caso, il linguaggio della danza, più complesso e di difficile comprensione rispetto alla parola.
Proprio per questo Laura Di Biagio punta più sull’espressività dei danzatori e sulle loro capacità interpretative, che sulla tecnica, seppure imprescindibile.
Lo scopo primario di è aprire un canale di comunicazione tra gli artisti e il pubblico.
Ciò si ottiene grazie al movimento ispirato e anche grazie alla musica e musicalità.
Musica come creatrice, già da sola, di immagini e atmosfere.
Importantissimo è seguirne i ritmi e carpirne gli impulsi che ci forniscono le note, creando una simbiosi fra le tre discipline sceniche: recitazione, musica, danza.
Un pieno coinvolgimento sei sensi.
Un’esplosione di passioni.
Al solo scopo di emozionare senza troppi “effetti speciali”.