Tendopoli a rischio per visita papa

  • Gennaio 16, 2010 00:18

dopo
quasi un mese al freddo la tendopoli rischia lo sgombero per la visita
del Papa alla vicina sinagoga. Accorriamo per sostenerla

Roma, 15 Gennaio 2010

I MOVIMENTI I PER IL DIRITTO ALL’ABITARE
SCRIVONO AL PAPA
E LANCIANO UN APPELLO ACCORATO ALLA CITTA’

Da 21 giorni centinaia di nuclei familiari in emergenza abitativa si
trovano accampati e presidiano l’Assessorato alla Casa del Comune di
Roma, attraversando così questo natale e queste festività di crisi.
Molti di loro sono stati sfrattati, non sanno dove vivere e non hanno
altra scelta, non possono più sopportare, di fronte ai licenziamenti ed
alla precarietà, gli affitti ed i mutui alle stelle di questa città.
Per questo, da tempo, stanno chiedendo al Sindaco di Roma un intervento
consistente ed autorevole che porti fuori la capitale dall’emergenza in
cui vive.

Il Santo Padre, proprio nel periodio delle festività natalizie, ha
pranzato coi poveri che frequentano e vivono le strutture di
accoglienza della Comunità di Sant’Egidio; ha più volte richiamato
chiunque porti responsabilità di governo del paese a non lasciare, in
questo momento di grande difficoltà, nessuno indietro e solo. Appena
Mercoledì scorso ha incontrato gli amministratori regionali,
provinciali e comunali chiedendo loro grande attenzione verso le
famiglie in difficoltà e gli ultimi, accennando anche alla necessità di
curare la qualità della vita nella progettazione della città.

Ora in ragione della visita programmata per la prossima Domenica
alla Sinagoga, la questura di Roma vuole imporci di smantellare entro
Sabato 16 (domani), il presidio sinora autorizzato, mettendo avanti
presunte ragioni di sicurezza, ma in realtà per nascondere agli occhi
del Papa e del Paese, la testimonianza della cruda realtà
dell’emergenza abitativa, simbolo delle contraddizioni sociali che
affliggono la città di Roma.

Dopo aver manifestato pacificamente, al freddo ed alla pioggia di
questo inverno rigido, per chiedere al Sindaco Alemanno di non
cancellare come annunciato circa 40.000 persone dalla graduatoria per
l’assegnazione delle case popolari e per ottenere soluzioni vere e
dignitose per noi e per tutti, non siamo disponibili ad accettare di
tornare nell’invisibilità nascondendo i problemi sotto il tappeto; non
possiamo accettare di farci trattare ancora una volta come polvere da
rimuovere frettolosamente.

Sentiamo spesso parlare dei giovani, delle famiglie, dei migranti,
ma se chi viene sfrattato, chi ha la propria casa pignorata, chi non ce
la fa più ad arrivare alla fine del mese continuerà a ricevere non
accoglienza ma solo esclusione e politiche di polizia, chi potrà ancora
pensare di costruire il proprio futuro? Come potremo evitare di
sprofondare tutti nel precipizio di una società senza più legami
sociali e di solidarietà?

Rivendichiamo innanzitutto, dunque, il diritto alla visibilità, come
condizione indispensabile per immaginare di tornare a parlare di
diritti.

Per questo chiediamo al Santo Padre di interessarsi alla vicenda e
di riceverci. Di evitare che questa sua importante visita si macchi,
anche indirettamente, di questa brutale e violenta chiusura.

Allo stesso tempo invitiamo associazioni e movimenti, forze
politiche e rappresentanti istituzionali, organi di stampa e cittadini
ad una CONFERENZA STAMPA e ad un PRESIDIO AD OLTRANZA

SABATO 16 GENNAIO
DALLE ORE 14,30

ancora sotto l’ASSESSORATO ALLA CASA DEL COMUNE DI ROMA
in lungotevere De’ Cenci.

Movimenti per il Diritto all’Abitare – Roma