IL SALTO DELL’ASTA

  • Maggio 28, 2009 13:37

Roma, 28 Maggio. Questa mattina 50 persone si sono presentate sotto lo studio
del notaio Paolo Silvestro a via dei Sansovino 6. Nonostante l’asta fosse stata
spostata all’ultimo momento alle 18.00 di questo pomeriggio, sono entrate nello
studio per chiarire il loro dissenso allo svolgersi dell’asta.

L’hanno obbiettata perché, a parer loro, non si è tenuto
conto del legittimo proprietario dello storico teatro: la città di Roma. Fra di
loro i fantasmi del teatro di varietà sono tornati in vita per ricordare che da
7 mesi il Volturno, dopo anni di abbandono, è diventato un luogo pubblico di
libertà, in cui varie reti sociali e solidali trovano il luogo dove esistere,
uno sportello sui problemi abitativi incontra le storie di chi vive quel
territorio e le sue periferie, decine di artisti animano la vita culturale
romana.

Gli obbiettanti sono contrari alla vendita dell’immobile e
giudicano irresponsabile la scelta di cambiare la destinazione d’uso del
Volturno in commerciale per rendere il boccone più appetibile.

Il Volturno è e deve continuare ad essere un bene comune
della città.